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Biro ed inchiostro
BRANDELLI DI SOGNI
(testo di G. Giuliano, musica di G. Giuliano ed A. Sessa, voce di M. Castaldo)
E distruggo i file dell’anima nella gabbia dell’impotenza
Scalo pareti fatte di aria e mi nascondo nell’incoscienza
E così perdo le care note, le care note dell’infinito,
le fiabe semplici in cui da bambina avevo creduto…
Mi trovo ora nel buio della notte senza guardare dove cammino
Venduta al vento, venduta al mondo, venduta al prossimo meschino…
Volevo sfogliare il libro del cielo per poi bagnarmi di tanta purezza…
Non ho più nulla che sia un sorriso, né una carezza…
Vivo nel lurido fango di strada, guardo le stelle come utopia
Vedo i miei sogni ormai sgretolati senza speranza di andare via
Dall’illusione di chi mi ha promesso ogni fantastica avventura
Ho ricevuto un mondo di eccesso e non riuscire ad avere paura
Ho percepito l’intento animale che può nascondersi in ogni uomo
Non c’è alcun senso, non c’è più amore, non so neanche più chi sono,
E quando il corpo perde l’anima, quando la vita perde la storia
Scopri il sentiero di una lacrima che è via di gloria…
Vorrei fuggire in cerca d’amore, vorrei gridare al mondo intero
Ma il mio violino non suona più, perché in quell’attimo non c’eri tu.
Vorrei fuggire in cerca d’amore, vorrei gridare al mondo intero
Che la mia carne è una prigione perché in quell’attimo non c’eri tu